Con questo articolo concludiamo il percorso riguardante i materiali utili per disegnare. Dopo aver parlato di carta e matite e di carboncini e inchiostri, è giunto il momento di scoprire strumenti per cancellare, per sfumare e per migliorare i nostri lavori. Iniziamo!
1. Strumenti per cancellare
Il più noto strumento per cancellare è sicuramente la gomma, eppure anche un elemento così banale nasconde sorprese e utilità che non ci si aspettava. Esistono fondamentalmente due tipologie di gomma, e hanno utilizzi differenti. Vediamo quali:
Gomma di plastica: è la gomma che conosciamo tutti, quella più comune e che si trovava nei nostri portacolori già alle scuole elementari. È una gomma dura, solitamente di forma rettangolare e bianca. Oltre che per cancellare gli errori, può essere sfruttata nel disegno in modi utili e creativi. Possiamo usare la gomma per disegnare in negativo, ad esempio rimuovendo il segno della matita per creare forme sulla pagina scura, ma anche per recuperare i punti luce in un disegno che abbiamo scurito troppo. È lo strumento ideale per ottenere linee precise e dettagliate, e per eliminare gli errori più piccoli. Si può pulire facilmente strofinandola su un foglio pulito o su un pezzetto di carta vetrata. Non usatela mai sporca, o macchierete inevitabilmente il foglio. Si può trovare anche in formati sottili, lunghi e comodi, come le gomme matita e le gomme meccaniche. Le marche migliori sono sicuramente Staedtler e Faber-Castell.
Gomma pane: è una gomma morbidissima, che si può impastare e modellare come se fosse argilla. Può assumere la forma che desideriamo ed è molto utile per ottenere vari effetti. Oltre a cancellare, si può usare per alleggerire i toni del disegno (ad esempio se abbiamo disegnato linee troppo scure). Per farlo, basta tamponare la superficie del disegno delicatamente, esercitando una lieve pressione. Noteremo che il disegno non si cancella, ma semplicemente diventa via via più chiaro finché non decidiamo di fermarci. Non è adatta per eliminare gli errori troppo piccoli, perché essendo morbida non è troppo precisa nei dettagli in quanto si deforma alla pressione, ma può essere sfruttata per far risaltare i punti luce e anche per sfumare i toni del disegno. Le gomme pane migliori sono quelle che sentite morbide al tatto, come quella della Faber-Castell.
Si può utilizzare un vecchio pennello per rimuovere dal foglio i residui di gomma, così da non rischiare di creare sbavature passandoci le mani. Le gomme lavorano bene con le matite e la grafite, ma ancor di più con materiali gessosi come il carboncino, con il quale possono creare interessanti effetti.
2. Strumenti per sfumare
Creare delle sfumature permette di rendere l’effetto dei nostri disegni più realistico e tridimensionale. Gli strumenti che ci sono utili in questo frangente sono di vario tipo, alcuni anche “casalinghi” e di facile reperibilità. Vediamo quali sono e che caratteristiche hanno:
Dita: Uno dei metodi più banali e grezzi, ma sempre utile, è quello di sfumare strofinando la superficie con i polpastrelli. È un metodo veloce e sempre a disposizione, ma dato che la pelle rilascia umidità e residui oleosi, rischiamo di macchiare e sporcare inevitabilmente il disegno. Da usare dunque con accortezza!
Carta assorbente: uno strumento più economico e casalingo, anche se meno preciso, è sicuramente rappresentato dalla carta da cucina o dai fazzoletti. Guidata dalle dita, la carta assorbente è molto utile per sfumare matite, carboncino ma anche inchiostri. È reperibile ovunque e di sicuro ne avrai almeno un po’ in casa!
Panno morbido: più costoso della carta assorbente, ma più preciso e adatto anche per lavorare su superfici estese. Si utilizza nello stesso modo della carta da cucina, ma con il vantaggio di non essere usa e getta e quindi durare molto più a lungo.
Gomma: come abbiamo già visto poco sopra, le gomme possono essere usate anche per sfumare. Si può fare sia con la gomma di plastica che con la gomma pane, badando bene alla pressione esercitata e a non usare la gomma sporca, evitando così le macchie.
Sfumino: uno dei tradizionali strumenti per la sfumatura e uno dei miei preferiti. Lo sfumino esiste in varie forme e misure e fondamentalmente non è altro che un bastoncino più o meno grosso di cartoncino arrotolato su se stesso e temperato a punta su entrambe le estremità. Si utilizza sfregando la punta sulla superficie da disegno. È perfetto per sfumare i dettagli più piccoli ma anche per le aree molto estese. Si può pulire e temperare strofinandolo su della carta vetrata. Io ne avevo comprato un set di varie misure da Tiger, ma potete trovarli in qualsiasi negozio di belle arti oppure su Amazon.
3. Altri strumenti da disegno
Completiamo il nostro excursus scoprendo gli ultimi ma non meno importanti strumenti che possono esserci utili quando disegniamo. Vediamo quali sono:
Righello: perfetto per disegni precisi, soprattutto dove le forme geometriche sono ben definite (come gli elementi architettonici o i mobili di un interno). Si può trovare ovunque, dal supermercato sotto casa alla cartoleria. Scegliete la forma e la dimensione che più si adegua alle vostre esigenze.
Temperino: può sembrare scontato, ma avere un ottimo temperino è fondamentale. Un temperino scarso rischia di rovinare le vostre matite, anche se sono di ottima qualità. Può essere singolo, doppio o chiuso. Io mi trovo molto bene con questo della Staedlter.
Curvilineo: è uno strumento utilissimo per disegnare in maniera precisa e pulita anche le forme curve. Si tratta di una stecca morbida e flessibile numerata (una sorta di righello sottile e morbido). Può essere deformato a piacere e adattarsi alle forme curve che vogliamo disegnare. Lo trovate facilmente in cartoleria o nei negozi di belle arti. Esiste anche in versione rigida, ed è utile per il disegno tecnico e preciso. Vi consiglio di usare dei curvilinei abbastanza modellabili (alcuni, nonostante tutto, sono un po’ rigidi e non prendono bene le forme). Io il mio l’ho acquistato in cartoleria, ma ne trovate uno morbido e un set rigido qui su Amazon.
Tavola da disegno: può essere molto utile per lavorare alla scrivania con più comodità, ad esempio permettendo di inclinare la superficie di lavoro, ma anche per avere un supporto rigido nelle sessioni di disegno all’aperto. Si tratta fondamentalmente di una tavola di legno rigida e liscia, che può avere varie misure a seconda del formato del foglio e delle necessità dell’artista. Io la mia l’ho realizzata comprando una tavola di compensato in un negozio di bricolage e l’ho tagliata seguendo le mie necessità. Ne ho una grande più spessa e una più piccola e sottile.
Spray fissativo: molto utile se lavorate a matita o carboncino e volete preservare il disegno senza il rischio di macchiarlo toccandolo con le mani. Esistono spray fissativi per ogni esigenza, e si trovano principalmente nei negozi di belle arti. Sono fondamentali per coloro che vogliono vendere gli originali delle loro opere, perché preservano il disegno nel tempo senza che si rovini. Se volete proteggere il vostro disegno ma non avete grosse pretese, potete usare della comune lacca per capelli, spruzzandola da circa 20 cm di distanza in una zona ben ventilata (premuratevi di tenere il disegno in posizione orizzontale, poggiato sul ripiano di lavoro). A differenza degli spray fissativi, la lacca lascerà il suo odore sul foglio e ovviamente è poco professionale, quindi non usatela per lavori importanti che volete vendere. Per gli spray fissativi, questo di Contè a Paris è di buona qualità.
Conclusione
E con ciò, completiamo il nostro giro tra gli strumenti di disegno più importanti e utili. Spero che sia stato interessante e che sia servito a chiarirvi un po’ le idee al riguardo. In ogni caso, per dubbi e curiosità sono sempre disponibile! Adesso che abbiamo posto le basi, conosciuto i materiali e imparato qualcosa in più sul nostro emisfero destro, è il momento di iniziare a fare sul serio. Nel prossimo articolo di questa rubrica inizieremo a disegnare dalle “fondamenta”, ovvero dalla composizione. Alla prossima!