Dopo aver imparato ad osservare il mondo che ci circonda e aver capito come esercitare l’emisfero destro del cervello, in questo terzo articolo ti parlerò di come affrontare la famigerata paura del foglio bianco. Ti consiglio di recuperare i precedenti articoli di questa rubrica. Ti aiuteranno ad arrivare a questo punto con un po’ più di chiarezza e di sicurezza. Cominciamo!
La paura del foglio bianco
Dopo aver fatto prove ed esercizi, senti che è giunto il momento di iniziare un “vero” disegno. Magari una natura morta, un paesaggio o qualsiasi soggetto abbia colpito la tua immaginazione. Prendi un foglio bianco (o una tela, un cartoncino o qualsiasi superficie tu preferisca) e proprio quando decidi di iniziare a disegnarci sopra qualcosa, ti blocchi. Non te ne accorgi subito. All’inizio credi che stai solo decidendo da dove partire, o che tipo di composizione fare, o magari c’è ancora indecisione riguardo al soggetto. Avvicini le mani alla superficie, e un’istante prima di toccarla ti allontani. Lo fai più volte, e più volte ti dici “dai, è solo un foglio!”. Eppure niente, il pensiero di iniziare a disegnare qualcosa ti immobilizza. Cosa succede?
Sbagliare è utile
La famosa paura del foglio bianco è un avvenimento comunissimo, anche tra gli artisti con esperienza. È quella sensazione di timore che si avverte davanti alla possibilità di poter creare qualcosa da zero ma di avere il terrore di non riuscirci. Lo spazio bianco può far paura, perché ha in sé tante possibilità e potremmo sentirci inadeguati nell’affrontarlo. Forse temiamo di fare un brutto disegno, o magari dobbiamo disegnare qualcosa che non abbiamo mai fatto prima. Forse abbiamo una certa immagine in mente ma non sappiamo bene come riprodurla sulla superficie da disegno. Altre volte si ha paura di “rovinare” il foglio, che è così bianco e bello che è un peccato scarabocchiarlo con le nostre “schifezze” (lo so che lo avete pensato almeno una volta!). Oppure, la tendenza al perfezionismo ci blocca in partenza, perché “non sono ancora all’altezza di fare un buon lavoro, rovinerò solo il foglio”. Beh, credo che allora sia proprio il caso di iniziare a “rovinarlo”!
Ci sono vari metodi per sbloccare questa situazione, e di seguito ti elencherò quelli che ritengo più utili.
Abbandonare il perfezionismo
Vale anche per chi disegna da tanto tempo, ma a maggior ragione per coloro che hanno iniziato da poco. Bisogna tenere conto del fatto che per migliorare servono tempo e pratica. Di conseguenza è ovvio che non tutti i disegni saranno all’altezza delle aspettative. Ciò che conta non è fare bene, ma fare. Continua a fare, e ricordati che nessun disegno sarà mai “perfetto”.
Disegnare su un foglio “brutto”
Se il timore è quello di rovinare il foglio con qualche bruttura, allora prova a usare da subito un foglio scarso, da bozza o riciclato, noterai che sarà molto più semplice disegnarci sopra! Questo perché spesso un foglio di buona qualità intimorisce maggiormente, perché si è consapevoli di poter rovinare qualcosa di buono. Magari disegnare prima su un foglio riciclato può aiutare a prendere dimestichezza col soggetto. Sarà poi più semplice ricopiarlo su una superficie di qualità migliore e adatta per il lavoro definitivo.
Sciogliere la mano con qualche scarabocchio
Può essere molto utile fare un po’ di “riscaldamento” per eliminare la rigidità e l’insicurezza dalle mani e dalla presa sulla matita. Prendi un foglio di brutta (o se vuoi usa uno degli angoli del tuo foglio da disegno) e inizia a tracciare linee, spirali, tratteggi e forme astratte o geometriche. Prova a tracciare le linee più dritte possibili e a fare le curve senza far tremolare il tratto. Quando vedrai che il gesto sarà sempre più sicuro e più sciolto, potrai considerare il riscaldamento concluso. Questo esercizio è sempre utile, anche per coloro che disegnano con pennelli e inchiostri.
Disegnare delle miniature di prova
Se il blocco deriva dal fatto che non sei sicuro di come affrontare la composizione o il soggetto, può essere molto utile disegnare in piccolo quello che hai in mente e fare diverse prove di composizione. Questo tipo di bozzetto viene chiamato thumbnails o miniatura, e ha più o meno le dimensioni di un francobollo, o poco più. Ciò che funziona in piccolo, stai pur certo che funzionerà benissimo anche in scala maggiore. Questo metodo è molto utilizzato in campo professionale, io non realizzo mai nessuna illustrazione senza aver prima fatto una serie di prove di thumbnails!
Partire da soggetti semplici
Se la paura deriva dal tipo di soggetto da rappresentare e dalla sua difficoltà, affronta le cose un passo per volta. A meno che tu non sia obbligato da cause di forza maggiore a disegnare soggetti per i quali non ti senti ancora pronto, cerca di esercitarti prima con elementi più semplici o con i quali ti senti a tuo agio. Man mano che prenderai dimestichezza con il disegno, vedrai che sarà più semplice affrontare anche soggetti complessi. Ciò che conta è fare le cose un passo alla volta, esercitarsi e ricordarsi che va bene sbagliare.
Evita i paragoni
Non partire dal presupposto che farai un brutto disegno perché non hai ancora sviluppato al massimo le tue capacità. Ancor peggio, non paragonare il tuo lavoro a quello degli altri. È più che naturale che chi si esercita da più tempo di te possa essere più pratico nel disegno. Ma ricorda appunto che state facendo due percorsi diversi, in momenti diversi e con modalità diverse. Concentrati sul tuo percorso e sui tuoi progressi. L’unica persona con cui puoi fare paragoni utili sei tu e i tuoi miglioramenti rispetto al giorno prima.
Usa bene i tuoi strumenti
Se temi di fare un brutto disegno, usa una matita leggera e disegna delicatamente. Così avrai modo di cancellare gli errori senza lasciare righe e segni sulla superficie. Se devi disegnare delle linee rette, fatti aiutare da un righello e disegna sempre con delicatezza. Rinforza le linee del disegno solo quando sei sicuro che vadano bene e che non debbano essere nuovamente cancellate. Conoscere i propri strumenti e usarli in maniera saggia piò aiutare moltissimo ad affrontare anche i soggetti più complicati.
Conclusione
Affrontare il foglio bianco non è mai semplice, e spero che questi consigli possano esserti d’aiuto. Se ne conosci altri, scrivili in un commento, così saranno utili anche alle altre persone che leggono questo articolo! La prossima volta ti parlerò meglio dei materiali da disegno, delle loro caratteristiche e di quando e come utilizzarli al meglio.
Alla prossima!