Eccoci al secondo appuntamento con questa serie di articoli che ho deciso di dedicare alle basi e all’apprendimento del disegno, per aiutare e incoraggiare chi vorrebbe approcciarsi al mondo dell’arte ma è un po’ confuso o titubante al riguardo. Nello scorso articolo abbiamo parlato di quanto sia importante saper osservare le cose intorno a noi, abbiamo elencato alcuni esercizi utili per sviluppare questo aspetto e abbiamo anche parlato dei due emisferi del cervello e di come funzionano, soprattutto quando disegniamo. Se non hai ancora letto il precedente articolo, ti consiglio di recuperarlo prima di passare a questo, altrimenti potresti fare un po’ di confusione!
Ingannare l’emisfero sinistro mentre disegniamo
Abbiamo dunque scoperto che, mentre disegnamo, l’emisfero sinistro tende un po’ a metterci i bastoni tra le ruote. Facendo riferimento a un suo bagaglio visivo precedentemente appreso, tende a riproporci sempre gli stessi elementi anche quando cerchiamo di disegnare quello che abbiamo davanti agli occhi. Se proviamo a disegnare un volto, noteremo che tenderemo a disegnarne le fattezze sempre allo stesso modo, anche se davanti a noi abbiamo un soggetto dai lineamenti differenti. Perché succede questo? Perché come abbiamo già visto, l’emisfero sinistro è legato al linguaggio verbale, e quindi se noi pensiamo “sto disegnando una bocca”, ecco che lui registra subito l’informazione e corre a recuperare il soggetto nel suo archivio virtuale. Sotto la voce “bocca”, avrà registrato in precedenza un certo tipo di bocca, e ce lo riproporrà finchè non saremo abbastanza allenati da poterlo “ingannare”. Come si fa? Semplice: non bisogna pensare!
Pensare in maniera “astratta”
Che significa che non bisogna pensare? Significa semplicemente che, mentre disegnamo, dobbiamo provare a non chiamare le cose con il loro nome, ma solo con la loro forma. Facciamo un esempio: se stiamo disegnando un volto, invece di dire a noi stessi “ora disegno le labbra” proviamo a pensare “ora disegno una linea che si curva, e che si incontra in questo punto con un’altra linea”. Può sembrare una sciocchezza, ma in realtà pensare in maniera più astratta impedisce all’emisfero sinistro di etichettare il nostro soggetto in maniera precisa, e ci lascia un po’ più liberi di dare al disegno la forma che desideriamo. Come allenare questa abilità? Con un interessante e divertente esercizio che ti spiegherò a breve!
Disegnare sottosopra: un esercizio interessante
L’esercizio che ti propongo è tratto dal libro di Betty Edwards Disegnare con la parte destra del cervello, un manuale utilissimo che consiglio a tutti gli aspiranti artisti ma anche ai veterani. Nel libro della Edwards trovi anche approfondimenti (spiegati molto meglio) delle cose che ti ho accennato in questi due primi articoli, oltre a moltissimi altri esercizi utili per migliorare nel disegno.
Per questo esercizio utilizzerò come esempio una mia illustrazione, ma puoi usare come riferimento qualsiasi disegno al tratto che abbia contorni ben definiti.
L’esercizio è molto semplice: poni davanti a te l’illustrazione capovolta, e prova a ridisegnarla senza nominarne le varie parti mentre disegni. Più l’illustrazione è complessa e meglio è, in quanto vedendola sottosopra sarà molto difficile per il cervello definirne le singole parti in maniera chiara. L’obiettivo dell’esercizio non è fare un bel disegno o un disegno somigliante, ma allenare l’emisfero destro facendolo prevalere su quello sinistro nella fase di disegno. In un certo senso, sperimenterai una sorta di rilassamento simile alla meditazione, in quanto sarà tutto un gioco di linee e forme da far combaciare senza soffermarti troppo su ciò che stai facendo. Iniziamo!
Esercizio step by step
- Poni davanti a te l’immagine di riferimento (se vuoi puoi scaricare da qui la mia illustrazione per utilizzarla per l’esercizio). L’ideale sarebbero immagini in bianco e nero, prevalentemente al tratto (quindi con contorni delineati e ben definiti). Evita illustrazioni dai contorni poco chiari o immagini a colori, non sono molto indicate per lo scopo;
- Adesso prendi un foglio bianco e una matita (ma volendo potresti disegnare anche direttamente a penna, se hai abbastanza coraggio!). Inizia a disegnare dalla parte dell’immagine di riferimento che preferisci e che ti fa sentire più a tuo agio come punto di partenza;
- Disegna un passo alla volta, ricordandoti di non nominare le parti del soggetto ma di pensare per linee e forme astratte. Anche se, pur essendo l’immagine sottosopra, dovessi accorgerti di riuscire a indentificare determinati elementi, nominali sempre in maniera astratta (es. “questa linea scende e si piega un po’, ma arrivata a questo punto incontra un piccolo ovale e si interrompe”);
- Potresti sperimentare una sorta di resistenza da parte della tua mente, che tenderà a voler dare a tutti i costi un nome alle cose. È del tutto normale! Per il nostro cervello è estremamente fastidioso non poter classificare ciò che vede, per questo potresti anche avere alcuni fastidi come mal di testa o sentire che fare l’esercizio ti costa molta fatica, oppure potresti avere l’impulso di bloccarti e smettere di disegnare. Anche qui, è del tutto normale, e se ne senti il bisogno fermati e magari riprendi in un secondo momento;
- A poco a poco, noterai che l’impulso di nominare ogni cosa verrà sempre meno, e potresti accorgerti di trovarti in una sorta di “flusso” nel quale la mano, il cervello e l’occhio lavorano insieme ma senza che tu te ne renda pienamente conto (un po’ come quando fai una cosa tutti i giorni e mentre la svolgi non ci fai caso, come guidare o fare a piedi sempre lo stesso tratto di strada). Quella sensazione è l’emisfero destro che agisce felicemente senza che l’emisfero sinistro lo infastidisca!
- Una volta che avrai completato di ricopiare il disegno, capovolgi entrambi i fogli e mettili a confronto. Potresti scoppiare a ridere notando lo sgorbio che è venuto fuori (come è successo a me), oppure potresti sorprenderti nel notare che il tuo disegno è molto somigliante all’immagine di riferimento. In entrambi i casi, questo esercizio ti sarà molto utile per allenare la mente a entrare nella giusta modalità quando disegni. Scoprirai che disegnare sottosopra ti permetterà di riprodurre elementi che, se visti nel modo corretto, avresti difficoltà a disegnare, come ad esempio gli oggetti in prospettiva. Provare per credere!
Conclusione
Puoi rifare l’esercizio tutte le volte che vuoi e con immagini diverse. Nel tempo, ti accorgerai che quando disegnerai “normalmente”, senza dover capovolgere nulla, la tua mente farà meno fatica a riprodurre le cose così come le vede, e che le immagini preimpostate dell’emisfero sinistro si faranno via via meno insistenti. È tutta una questione di pratica e costanza!
Ma cosa facciamo se, una volta pronti per fare un disegno che sia solo nostro, ci blocchiamo davanti al foglio bianco? Te ne parlo nel prossimo articolo, e ti svelo alcuni trucchi per non farti intimorire dalla pagina davanti a te.
Spero che questo articolo ti sia stato utile, e che troverai divertente svolgere questo esercizio. Se ti fa piacere, puoi scrivermi le tue impressioni e i tuoi dubbi in merito, e magari farmi anche vedere i disegni che sei riuscito a produrre. Sarà un piacere darti qualche consiglio, se mi è possibile!
Alla prossima!