Chi non conosce Neil Gaiman? Lo scrittore, fumettista, giornalista e sceneggiatore britannico è noto soprattutto per i suoi romanzi per ragazzi (tra i quali Coraline, Il ragazzo dei mondi infiniti, Il figlio del cimitero e moltissimi altri), ma anche per la sceneggiatura di alcuni episodi di Doctor Who e della serie TV Good Omens.
Tuttavia, pochi conoscono il suo libro chiamato Art Matters. L’ho acquistato mesi fa, e sebbene non sia riuscita a leggerlo subito con facilità (non esiste ancora in italiano e io non sono bravissima con l’inglese), posso assicurare che vale la pena averlo nella propria libreria creativa.
Art Matters non è un romanzo, né un saggio. Non è nemmeno un vero e proprio manuale. Io direi che è più un diario di appunti e disegni, un flusso di pensieri che scorrono fluenti e rincorrono un tema intorno al quale ne girano tantissimi altri: fare arte.
È piccolo, tascabile, leggero ma pieno di contenuti interessanti. È come se andassimo a sbirciare nella mente dell’autore, scoprendo così le sue esperienze di vita, i valori in cui crede, e soprattutto i consigli che dà ai lettori che vogliono seguire un percorso artistico. Art Matters è un diario scritto per gli altri. Le scritte sono “fatte a mano” e sono accompagnate dalle bellissime illustrazioni a matita di Chris Riddell.

Il valore della lettura
Tra una riflessione e l’altra, Neil Gaiman affronta varie tematiche lungo il corso del libro, di cui la maggior parte abbastanza serie. Tra queste abbiamo l’importanza e il valore fondamentale della lettura. Gaiman sottolinea che un popolo acculturato è un popolo in grado di sviluppare l’empatia, ampliare i propri confini mentali, sviluppare meglio le idee e crearsi dei pareri personali senza bisogno di seguire i ragionamenti di massa.
Tramite la lettura, noi indossiamo i panni dei protagonisti e sperimentiamo direttamente le loro vicende. Per questo quando ritorniamo alla realtà non siamo più gli stessi di prima: senza essercene accorti, abbiamo viaggiato e fatto esperienze. Leggere ci rende persone migliori, ci aiuta a comprendere i nostri valori e a pensare che forse, nel mondo, le cose non devono sempre andare nello stesso modo. Leggere ci permette di pensare che forse le cose possono essere cambiate.
I libri sono le porte che ci permettono di collegarci al passato, assimilando insegnamenti da parte di coloro che non ci sono più. Per questo, i luoghi come biblioteche e librerie sono da preservare, difendere e aiutare a crescere.
“Noi abbiamo l’obbligo di sognare. Noi abbiamo l’obbligo di immaginare”. – N. Gaiman

Una guida pratica per creativi
Come un coach pronto a spronarci, nel capitolo “Make Good Art” Neil Gaiman elenca una lunga serie di consigli basati sulla sua esperienza diretta nel campo artistico, dagli esordi ad oggi.
Di seguito, vi elenco in maniera estremamente sintetica vari punti affrontati nel libro, che vi consiglio di leggere per intero e conservare gelosamente nella vostra libreria.
- Quando inizi la tua carriera artistica non hai idea di cosa stai facendo, e va benissimo. Se non conosci le regole, non sai quali sono i limiti, e puoi oltrepassarli più facilmente;
- Se hai in mente un’idea su qualcosa che vuoi fare, fallo. A volte sarà difficilissimo, altre volte sarà molto più semplice di quel che pensi. In ogni caso, se continui a camminare verso il tuo obiettivo, alla fine non ci sono dubbi sul fatto che arriverai dove vuoi arrivare;
- Quando inizi devi fare i conti con i fallimenti. Soprattutto nel campo artistico ci potrebbero volere molte prove ed errori prima di ottenere un vero riscontro positivo. Tuttavia si guadagna in esperienza, che vale molto più del successo immediato. Bisogna sempre perseverare ed essere forti;
- Se stai sbagliando, significa che stai facendo qualcosa. Fare qualcosa è molto meglio che stare fermi per timore di fallire, e inoltre gli errori permettono di apprendere moltissimo;
- Fare arte è un salvavita. La vita è difficile, e il modo migliore per affrontare le difficoltà è creare della buona arte. Più forti sono le difficoltà, più dovremmo impegnarci nel creare buona arte. Che le cose vadano bene o vadano male, fai sempre del tuo meglio;
- Fai la TUA arte. Fai le cose che solo tu puoi fare. Ognuno di noi è un mondo unico composto da esperienze e idee che appartengono solo a noi. La tua voce, la tua mente, la tua storia, la tua visione delle cose. Crea e vivi alla tua maniera. Mostra ciò che sei, perché sarà sempre la cosa giusta da fare;
- Apprezza quello che fai. Che siano piccole cose così come grandi successi. Apprezzare quel che facciamo è parte integrante del percorso artistico, e lo rende anche più intenso e divertente. Goditi la corsa, non pensare alle preoccupazioni e lasciati andare.
“E ricorda che in qualsiasi disciplina ti trovi, che tu sia un musicista o un fotografo, un pittore o un fumettista, uno scrittore, un ballerino, un designer, o qualsiasi altra cosa, hai una caratteristica che è unica. Hai la capacità di fare arte.” – N. Gaiman

Un mondo che cambia
In un mondo che cambia continuamente, anche le certezze non sono più tali. Con regole che stanno ormai mutando, Neil Gaiman ci incoraggia a crearci le nostre personali regole artistiche, mostrando agli altri i frutti del nostro lavoro creativo. Il duro lavoro ripaga sempre, e prima o poi attira la fortuna. E se pensiamo di non avere le qualità necessarie, allora facciamo finta di essere le persone che vorremmo essere. Come in un gioco di ruolo, proviamo ad impersonare coloro che vorremmo diventare. Potremmo avere delle belle sorprese.
Questo libro attualmente non è disponibile in italiano, ma se masticate l’inglese vi invito ad acquistarlo e leggerlo ogni volta che avrete bisogno di un consiglio prezioso. Potete trovarlo su Amazon QUI.
Se cercate altri consigli creativi, vi invito a leggere (se già non li conoscete) i libri di Austin Kleon.
“Fa sbagli interessanti, bellissimi, gloriosi, fantastici. Rompi le regole.
Lascia che il mondo diventi più interessante perché tu sei lì.
Fa della buona arte.” – N. Gaiman