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Recensione Acquerelli Kuretake Gansai Tambi

Siamo arrivati alla terza ed ultima parte delle recensioni sui prodotti vinti al giveaway di Pink Pig Sketchbooks e Kuretake. In caso vi fossero sfuggiti, qui potete leggere la prima recensione sugli sketchbooks della Pink Pig, mentre qui trovate l’articolo sulle Bimoji Fude Pen della Kuretake.
Oggi invece vi parlo degli acquerelli professionali della Kuretake, di cui avevo fatto una breve presentazione nell’articolo sulle Bimoji Fude Pen sempre della stessa marca.

Caratteristiche principali

Gli acquerelli Kuretake Gansai Tambi sono un prodotto di qualità per professionisti, con un prezzo tuttavia accessibile a tutti. Questi acquerelli sono disponibili in diversi set:

  • 12 cialde
  • 18 cialde
  • 24 cialde
  • 36 cialde

Dato che le cialde sono rimovibili è possibile sostituirle acquistando i colori singoli. A differenza delle dimensioni delle normali cialde utilizzate da altri produttori di acquerelli, quelle della Kuretake sono molto più grandi, e tuttavia meno profonde (anche se ad occhio sembrano avere la stessa profondità).

Confronto tra la cialda di Kuretake e quella dei godet Winsor & Newton, dimensioni solitamente utilizzate tra i produttori di acquerello in formato godet.

La confezione degli acquerelli è realizzata in cartone ma non per questo meno elegante, con un design che ricorda chiaramente lo stile orientale (i Kuretake, per chi non lo ricordasse, sono di produzione giapponese).
Sul retro del coperchio è riportata una griglia su cui poter fare la color chart (ovvero la prova dei vari colori per avere subito a disposizione una palette di come questi risulteranno su carta). Le scritte sono totalmente in giapponese, tuttavia ogni colore è contrassegnato (sia sulla confezione sia sul retro delle singole cialde) da un numero che ne indentifica la tonalità e che rende più semplice individuarlo.
Consiglio comunque di fare una color chart anche su un pezzo di carta da acquerello (magari quella che utilizzate di solito) perché il retro della confezione, essendo in cartone e quindi non idonea per la pittura ad acquerello, dona una resa delle tonalità lievemente differente da quel che è in realtà.

Color Chart sul retro del coperchio della confezione, dopo aver colorato i singoli spazi.

Pigmenti

Uno degli aspetti fondamentali per determinare la buona qualità di un certo tipo di medium è la quantità e la tipologia di pigmenti che esso contiene. I pigmenti sono delle sostanze che costituiscono la base della realizzazione di un determinato colore, e possono essere di origine naturale (prelevati da piante, minerali, terre ecc.) o sintetici.
Per la maggior parte del tempo l’uomo ha utilizzato solo pigmenti di origine naturale. Ciò comportava che determinati colori fossero molto più costosi di altri perché più difficili da reperire oltre che difficili da preparare, alcuni di essi erano addirittura tossici.
Con il tempo è diventato possibile ottenere i colori anche in maniera sintetica, tramite particolari processi chimici. Ciò ha permesso di ampliare la gamma tonale disponibile, oltre che abbassare i prezzi e permettere a chiunque di poter acquistare questo tipo di prodotti. Oggi la maggior parte di medium per belle arti sono colori di tipo sintetico, ma vi sono ancora molti produttori che realizzano colori artigianali e artisti che preparano da sé le proprie tavolozze, utilizzando prodotti di origine naturale.

Set da 18 pezzi Kuretake Gansai Tambi.

Qualità dei pigmenti

Vi è mai capitato di acquistare una scatola di acquerelli a poco prezzo, magari quelli ad uso scolastico che potete trovare nei supermercati, e notare che mentre dipingevate i colori erano poco luminosi, opachi o sbiaditi? Ecco, vi faccio sapere che non siete degli incapaci ma semplicemente che il prodotto che avete utilizzato è di scarsa qualità perché poco pigmentato.

La quantità del pigmento presente nel medium (che può essere la mina della matita, l’acquerello, la tempera o qualsiasi altro prodotto per colorare) determina l’intensità che avrà quel determinato colore quando lo andremo ad utilizzare.

Nel caso degli acquerelli Kuretake Gansai Tambi abbiamo un colore molto intenso, quindi con una buona quantità di pigmento. Ciò rende i colori luminosi e accesi se dosati con la giusta quantità d’acqua. È importante ricordare che più viene aggiunta acqua all’acquerello e più il colore sarà tenue e trasparente.

Trasparenza ed opacità

La caratteristica principale degli acquerelli è la loro capacità di trasparenza, ovvero di lasciar intravedere il colore o il segno sottostante. Questa caratteristica determina molte delle tecniche utilizzate per la pittura ad acquerello e conferisce alle opere finite un effetto particolare, difficilmente ottenibile con altri medium.  Le tempere e gli acrilici possono essere diluiti anche con poca acqua o usati densi, e ciò comporterà un notevole effetto coprente. Più acqua si aggiunge al colore e più questo diventerà tenue e, a seconda dei casi, anche trasparente. L’acquerello è fatto per essere utilizzato soprattutto diluito con acqua e di conseguenza l’effetto di trasparenza è più accentuato.

Tuttavia, negli acquerelli Kuretake notiamo che i colori hanno un effetto lucido, quasi plastico, che li rende interessanti perché a metà strada tra gli acquerelli classici e una sorta di acrilici. Infatti i Kuretake possono essere più coprenti se viene aggiunta poca acqua, e molto trasparenti con un’aggiunta maggiore.
A prescindere dalla quantità di acqua aggiunta, alcuni colori sono più opachi e coprenti per natura, mentre altri risulteranno molto più trasparenti. Ciò vale per tutti i produttori di acquerelli e non solo per la Kuretake, questo perché l’opacità o la trasparenza di un determinato tono di colore dipende anche dalla sua composizione.

Prove di trasparenza e opacità dei colori.

Nella foto sopra ho fatto delle prove per testare la trasparenza e l’opacità di ogni colore. La quantità di acqua aggiunta è la stessa per tutti. Come potete vedere, alcune tonalità (come ad esempio l’azzurro più chiaro, il giallo, il verde scuro e il viola) danno un effetto più opaco e coprente alla linea nera di sfondo rispetto agli altri colori.

Gamma tonale

La confezione di acquerelli Kuretake che possiedo è quella da 18 cialde. La nomenclatura dei colori riportata sulla confezione è molto generica, a differenza delle nomenclature utilizzate di solito in pittura e dove i nome delle varie tonalità dei colori sono più specifiche. Di seguito vi riporto l’elenco delle tonalità presenti nella confezione così come vengono nominate e il loro rispettivo numero identificativo. Tra parentesi ho cercato di identificare ogni tonalità con la nomenclatura solitamente utilizzata dagli altri produttori di acquerelli, tuttavia non prendetela come corretta a 100% in quanto la tonalità di ogni colore è anche frutto della percezione di chi lo guarda.

Elenco delle tonalità
  • n°10 – White (è un bianco molto opaco, come il Bianco di Titanio);
  • n°20 – Black (un nero intenso, simile al Nero Avorio);
  • n°31 – Scarlet Red (un rosso lievemente aranciato, simile al Rosso di Cadmio);
  • n°32 – Red (è un rosso simile al precedente ma con una tonalità poco più fredda);
  • n°34 – Dark Red (è un rosa simile al Rosa di Garanza ma lievemente più freddo);
  • n°36 – Wine Red (è a metà tra il Rosa di Garanza e il Malva);
  • n°139 – Purple (è molto simile al Viola Diossazina);
  • n°40 – Lemon Yellow (è effettivamente un Giallo Limone, ma molto luminoso e quasi fosforescente, simile al colore degli evidenziatori!);
  • n°44 – Light Brown (un marrone chiaro molto vicino al Giallo Ocra);
  • n°46 – Brown (un marrone caldo che somiglia molto al Terra di Siena);
  • n°51 – May Green ( un verde chiaro simile al Verde Vescica);
  • n°52 – Ocean Green (un verde scuro simile al Verde di Hooker);
  • n°53 – Mid Green (simile al Verde Vescica ma più scuro e caldo);
  • n°55 – Green ( simile al Verde Veronese);
  • n°61 – Cornflower Blue ( è un Celeste molto delicato);
  • n°62 – Cobalt Blue ( è un Blu Cobalto vicino al Ceruleo);
  • n°64 – Blue ( è il tipico Blu Oltremare);
  • n°67 – Deep Blue (è un blu tipo Indaco lievemente tendente al Grigio di Payne).

Questa è la color chart che ho fatto su un pezzo di carta da acquerello Canson Moulin du Roi. I numeri che vedete sono quelli identificativi dei singoli colori riportati sulla confezione.

Ovviamente nelle confezioni da 24 e da 36 sono presenti più tonalità, ma non possedendole e non avendole provate non so dirvi i colori esatti. Posso però dirvi che la confezione da 36 è l’unica a contenere anche tre tonalità con effetto oro. Io ho acquistato separatamente il set Starry Colors della Kuretake Gansai Tambi con 6 cialde di varie tonalità color oro, e posso assicurarvi che sono fantastiche!

Commenti finali, pro e contro

In generale posso dire che la mia impressione è più che positiva, la qualità dei colori è evidente e gli effetti che si ottengono sono molto interessanti. È un prodotto che mi sento di consigliare perché vi ho trovato più pregi che difetti.

  • PRO: rapporto qualità/prezzo; dimensione delle cialde; possibilità di sostituire i singoli colori; consistenza a metà tra l’acquerello e l’acrilico; alta qualità del prodotto.
  • CONTRO: l’unica pecca a mio avviso sono le tonalità dei colori presenti nei vari set, dove c’è poca scelta tra i colori di base (come le terre o i gialli) e c’è invece una sovrabbondanza di tonalità di verde, che potevano essere ottenute senza problemi utilizzando i colori primari. Avrei preferito una palette più equilibrata dove i colori primari fossero stati presenti in tre o quattro varianti ciascuno, così da ottenere i colori secondari senza problemi.
Dove acquistarli

Su Amazon potete acquistare i vari prodotti della serie Kuretake Gansai Tambi. Di seguito trovate una selezione dei singoli prodotti.

 

Con questo articolo si conclude la serie di recensioni sui prodotti vinti al giveaway di Kuretake e Pink Pig Sketchbooks. Spero che vi sia stato utile, alla prossima!

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